Cura la tua ALITOSI a Palermo – Dentista Di Fede

L’Alitosi (detta anche bromopnea) è l’odore sgradevole dell’alito causato nella maggior parte dei casi da cattiva igiene orale (90% dei casi) oppure, più di rado, da patologie respiratorie o gastrointestinali o disordini metabolici.

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I responsabili dell’alito cattivo sono sostanze, denominate composti volatili solforati (CVS), prodotte dal metabolismo di alcuni ceppi batterici anaerobi (cioè che proliferano in assenza di ossigeno) che utilizzano come substrato i residui di cibo, muco e saliva.

 L’alitosi può essere classificata in:

transitoria (ad esempio quella del mattino, oppure quella che compare dopo lunghi periodi di fonazione o di digiuno);

patologica, collegata a cause orali (ad esempio, placca e tartaro, lingua impaniata, carie) e/o cause extraorali (ad esempio, presenza di patologie otorinolaringoiatriche, gastrointestinali, renali, epatiche, disordini metabolici).

pseudoalitosi o alitofobia, in cui il soggetto ritiene di avere l’alito cattivo senza riscontro dello specialista.

Il primo specialista da contattare nel caso in cui un soggetto ritenga, per propria convinzione o per suggerimento di familiare/amico, di essere affetto da alito cattivo è l’odontoiatra che valuterà lo stato di salute del cavo orale.

A seguito della diagnosi, che può avvenire per metodica organolettica o strumentale, andranno eliminate le cause orali riscontrate e date le indicazioni per una corretta igiene domiciliare dei denti e della lingua.

Il 90% dei casi è originato da un’ igiene orale (spazzolamento dei denti e della lingua, uso del filo interdentale)  non corretta.

Il paziente con alitosi, in assenza di cause orali, andranno indirizzati presso altri specialisti per la valutazione del caso.

 

Il rimanente 10% da:

-carie dentarie, protesi e ricostruzioni dentali mal eseguite o danneggiate, gengiviti e malattia parodontale (piorrea);

-ingestione di alimenti e bevande alitogeni (aglio, cipolla, particolari spezie aromatiche, peperoni, carni affumicate, alcuni pesci, alcuni formaggi, caffè, birra, vino e alcolici);

-tabagismo (sigarette, pipa, sigari, tabacco da fiuto e da masticare);

-farmaci antistaminici, antidepressivi, diuretici e ansiolitici; malattie sistemiche (diabete mellito, epatopatie gravi, insufficienza renale cronica); problemi gastrici, sinusiti e tonsilliti;

-periodi di digiuno, che comportano una minore produzione di saliva, meccanismo primario per la detersione orale.

 

Rimedi per l’ Alitosi

QUALI SONO I RIMEDI PER COMBATTERE L’ALITOSI?

Verificarne la causa………..e se riconducibile alla salute orale…………

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innanzi tutto una scrupolosa igiene del cavo orale con: 

utilizzo del filo interdentale almeno una volta al giorno;

spazzolamento dei denti dopo ogni pasto (con spazzolino  adatto e dentifrici contenenti “fluoro”);

spazzolamento  in profondità del dorso della lingua (anche con lo stesso spazzolino che si usa per lavarsi i denti, ma ancora meglio con uno specifico puliscilingua che riesce in modo più efficace a ripulire il terzo posteriore della lingua: la parte che da verso la gola);

uso regolare di un buon collutorio a base di sostanze ad azione antisettica;

 limitare il consumo di cibi e bevande in grado di provocare l’alito cattivo;

 ridurre sostanzialmente l’uso del tabacco;

 ridurre l’uso dell’alcol che provoca disidratazione del cavo orale favorendo lo sviluppo dei batteri che provocano l’alitosi;

 bere molta acqua durante la giornata, favorendo in tal modo la produzione di saliva, elemento primario per la detersione del cavo orale.

Come si effettua una corretta Igiene Orale

Esistono mezzi, metodi o strumenti in grado di accertare l’alitosi?

Certo!

un mezzo sicuro potrebbe essere quello che tutte le persone che si frequentano con assiduità si dicessero in faccia quello che pensano dell’alito altrui. Pensate ad un ragazzo che mentre sta corteggiando una ragazza, si sentisse dire “come ti puzza il fiato”. O se il vostro Capo Ufficio vi dicesse “che alito cattivo che ha”. Quasi mai, però, questo avviene e allora dove si nascondono tutti i puzzoni? Quindi, pur se questo potrebbe essere un ottimo mezzo per individuare chi soffre di alitosi, escludiamolo;

altri mezzi, questa volta sperimentabili facilmente da noi stessi, sono i seguenti:

 

strofinare la lingua su un polso ben pulito e non profumato, aspettare alcuni secondi e poi odorare;

far uscire la lingua fuori dalla bocca il più possibile e strofinarne la superficie due o tre volte su una garza sterile. Attendere 40 secondi e odorare la garza;

passare un filo interdentale (non aromatizzato, non cerato e  di colore bianco) tra i molari posteriori superiori e inferiori. Se il filo dopo 40 secondi assume un colore marroncino, odorarlo.

Al contrario di quanto generalmente si pensa, il soffiare l’alito all’interno del palmo della mano non fornisce alcuna indicazione.Fresh clear healthy skin on the face of beautiful woman

Se avete qualsiasi dubbio chiedete al Dentista………saprà certamente darvi dei suggerimenti!